Presso lo studio di Psicologia di Pergine Valsugana, la Dr.ssa Copat affronta i vissuti psicologici della donna in menopausa.
La menopausa rappresenta una fase di vita del ciclo di vita femminile, caratterizzata da profondi mutamenti corporei, ormonali, del ruolo sociale e della famiglia. Sono presenti alcuni sentimenti e sintomi caratteristici, tra i quali vampate di calore, sudorazione notturna e insonnia, palpitazioni a riposo, disturbi dell’umore e della sfera sessuale.
E’ naturale che una donna provi tristezza e sensazioni di perdita, sentimenti questi solitamente associati alla depressione. La vulnerabilità psicologica associata alla perdita della giovinezza e della fertilità e le alterazioni ormonali si influenzano in modo reciproco con impatto sulla regolazione dell’umore. Tutto questo può provocare labilità emotiva, disperazione, impotenza, rabbia e perdita di controllo.
Oltre alle cause ormonali, però, esistono anche dei fattori sociali che con l’avanzare dell’età possono indurre all’“umore nero”: i figli diventano grandi e indipendenti, escono di casa, si sposano, nascono i primi nipotini, i genitori ormai anziani muoiono. L’interazione di tali mutamenti (fisici, psicologici e sociali) può rendere, quindi, la menopausa e il post-menopausa un periodo della vita difficile da affrontare.
APPROFONDIMENTO: I FATTORI PSICOLOGICI
Nella menopausa ritroviamo delle modificazioni significative del ciclo vitale della donna, il cui vissuto è costituito principalmente dalla perdita della fertilità e dell’avvenenza fisica. In modo piuttosto simile all’adolescenza, con la menopausa il corpo della donna subisce importanti modifiche che vanno ad influenzare l’immagine che la donna ha di se stessa. L’aumento di peso, la perdita di elasticità dei tessuti, l’arresto delle mestruazioni possono portare ad una messa in discussione del proprio “vissuto corporeo”, ovvero del quadro mentale che ci facciamo del nostro corpo. Ciò ha una grande importanza per il senso d’identità femminile. Certamente questa fase della vita coincide con pressioni e responsabilità maggiori e non è sempre facile adattarsi a questi cambiamenti e trovare un nuovo equilibrio. Per questo motivo in aggiunta ai cambiamenti fisiologici della menopausa, anche fattori sociali e familiari possono partecipare allo sviluppo dei sintomi.
E’ in questo periodo che si “ tirano” le somme della propria vita: le donne ripensano al passato, riconoscendone successi e fallimenti, tornano al presente, per proiettarsi verso un futuro, spesso ricco di nuove risorse e possibilità.
Non è improbabile che proprio questi sguardi aprano crisi profonde, che necessitano quindi di un tempo e di uno spazio per essere accolte ed integrate.
Spesso restano in ombra altri cambiamenti assolutamente significativi, fra i quali una maggiore considerazione di sé, una definizione più chiara dei propri confini e delle proprie possibilità, la percezione di aver maturato un bagaglio d’esperienze, ecc…. Spesso subentra la consapevolezza che si è arrivate in una fase della vita in cui ci si può concedere una maggiore libertà e creatività, con una maggiore riscoperta di sé ed un riconoscimento più autentico del proprio tempo e del proprio spazio personale.
Attraverso questa fase di passaggio la donna può cogliere l’occasione per ricercare e ricostruire una propria identità. Siamo in una fase del ciclo di vita in cui la famiglia si rinnova, perciò occorre considerare la menopausa come una tappa naturale e un cambiamento importante. Questa nuova condizione può indirizzare la donna verso prospettive diverse, stimolare la ricerca di nuovi interessi e soprattutto produrre una maggiore attenzione verso sé stessa mediante un approfondimento della propria individualità.
Il ruolo dello psicologo nella “Consulenza in Menopausa”
Negli ultimi anni sta aumentando il numero di donne che chiedono di essere seguite in quest’importante passaggio della loro esistenza. I motivi sono diversi e legati all’aumento di attesa di vita, alla maggiore consapevolezza dei propri diritti e alla ricerca di un nuovo modello di salute. I bisogni di salute delle donne sono infatti profondamente cambiati, con un’impostazione di una nuova idea di salute che ha a che fare con il benessere complessivo della persona nelle varie fasi del suo ciclo di vita.
Come in tutti i casi di “umore nero”, anche nel caso in cui la donna provi fatica ad affrontare questa fase di vita, può essere utile rivolgersi ad uno psicologo che sia capace di accompagnarla nel processo di ricerca della propria dimensione attuale, e costruire le basi per il ritrovamento del benessere personale.
Attraverso un percorso psicologico, si può avere l’occasione di un’apertura di uno spazio di analisi che consenta di affrontare al meglio una fase critica della vita, oggi non più breve come un tempo.
Si tratta di tollerare il cammino del tempo che lascia i segni del suo trascorrere ma offre anche opportunità di crescita.
Link di approfondimento:
Graziottin A. Serafini A. Depressione e climaterio. Quaderni Italiani di Psichiatria 2009; 28 (1): 34-43
http://www.menopausamenomale.org/
http://www.ladige.it/popular/salute/2015/10/19/58-donne-vive-male-menopausa
L’autrice: Dr.ssa Copat Corinne
La Dr.ssa Copat è Psicologa. Esercita la libera professione presso lo Studio di Psicologia di Pergine Valsugana. E’ laureata in Psicologia presso l’Università di Padova ed è specializzanda in Psicoterapia Psicodinamica.